è da un po' che ho smesso di viaggiare. non faccio altro che ritornare. un ritornare cronico.
viaggiare presuppone un movimento continuo, un flusso. si attraversano i posti senza mai mettere radici, senza il tempo di restarne coinvolti, invischiati. la mente del viaggiatore è calibrata in modo peculiare. il suo spirito di osservazione è sintonizzato sulla novità, sulla comparazione continua tra le differenze. il viaggiatore è ingordo di esotico. ma resta sempre se stesso. attraversa luoghi altri, si mischia a gente mai conosciuta nè immaginata prima, senza macchiarsi. come impronte sull'acqua.
il suo è un amore traditore, leggero come il bagaglio. una passione la cui intensità è pari alla velocità con cui già si è allontanato, per andare incontro al prossimo oggetto del desiderio. un amore egoista che non vuole essere ricambiato, perenne ricerca di un altro luogo remoto, di altre vite indifferenti. da guardare come in un acquario. o da contemplare di spalle, e assicurare a contenitori a prova di fuga, memorie sigillate: foto, diari, racconti.