domenica 5 settembre 2010

politica post-digestione

me ne sono stato un po' in disparte, prima le vacanze e adesso ho parecchio da leggere e studiare.
ma certe cose mi fanno saltare la mosca al naso. e non mi riesco a trattenere. come al solito si tratta di politica. come al solito mi affronta quando sono vulnerabile, la domenica  a pranzo dai miei.

voci di giusto sdegno fermamente condannano da sinistra le violente contestazioni a schifani, presidente del senato. il poverino invitato alla festa del pd in quanto figura istituzionale (c'è crisi..) è stato insultato al grido di "mafioso" dai un sedicente gruppo identificato in seguito come grillini (il diminutivo, bel modo di afondare il dissenso, come dei bambini capricciosi rompiballe).

il mio pensiero al volo è stato: ma vaffanculo.
ora schifani è figura istituzionale, quindi sarebbe al disopra delle parti, anche se il gioco delle parti lo ho infilato là (e poteva rifuitarsi, mica è un professorino che accetta l'incarico a 1000 km di distanza perchè sennò non si mangia a casa). infatti per tutti questi anni ha semplicemente taciuto, su ogni nefandezza che ha fatto il governo cui è legato. molto istituzionale devo dire. ora, al paese mio, l'omertà è abbastanza, se non molto mafiosa. lo è considerata quando avviene per inferiorità, figuriamo in questo caso di complicità.
ma inanto tutto va a puttane e noi ci offendiamo per un poco di dissenso. anche se è stato espresso sgraziatamente.
proprio oggi apprendo con gioia che finalmente quel coglione sanguinario e ipocrita di blair non può girare a vendere il suo libro senza essere lanciato addosso uova, marciume e quant'altro (per pubblicizzarlo ha sfruttato la sua posizione di capo del quartetto - l'ha fatto uscire i giorni dei negoziati!!!). attendo qualche "se l'è chiamata" sui giornali.
noi invece il dissenso lo castriamo e lo offendiamo. poi ci stupiamo che divenat violento. le ragioni non si cerca neanche di capirle. non si doveva turbare l'operazione di pecorile equilibrismo del pd. che cerca di essere più gradito agli avversari politici che agli elettori (possibili).
è la stessa logica che condona i banchieri truffatori e commercianti d'armi e si scaglia unanime a spada tratta contro chi imbratta i bancomat. il tanfo del cadavere del perbenismo borghese benpensante si sente eccome, esso tuttavia è vivace più che mai.

non c'è che dire, contestare schifani era sbagliato. bisognava contestare gli ipocriti che l'hanno invitato.
quasi vorrei essere in francia dove gli intellettuali almeno una volta all'anno hanno una sola voce. o altrove..
sono disorientato

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