giovedì 16 settembre 2010

perchè poi malauguratamente uno si ferma e ci pensa sopra..

sto scrivendo pochi post (cioè sto postando poco) per vari motivi. uno è che la bicilcetta da rifare costa un botto, poi la forcella, mi sono accorto ieri che è piegata. e il mio zen e l'arte della manutenzione della bicicetta va a farsi benedire..


ma cosa più importante è che finite le brevi vacanze sono in full immersion nei libri. studio, provo a prepararmi per prove di ammissioni di dottorato. con scarsissima convinzione. il bello sono le materie. e questo infatti è il punto. settimana prossima: studi di genere. molta teoria del femminismo, io faccio mascolinità e in cultura extraeuropea, temo che non ci si capirà molto.
poi studi arabo-islamici. o come diavolo si chiama (comincio bene, eh?). e sto nel mio. ma la battaglia è dura.me lo tengo come allenamento.
nel frattempo continuo a fare sporadiche schede di lettura di romanzi arabi. che magari qualcuno vale la pena, e magari vinco la traduzione. (che infatti il lavoro si vince, non si merita..)
e il resto del tempo si passa tra varie ed eventuali. in pratica: una decina di ore al giorno a spremersi le meningi e pestare sulla tastiera del mio paziente trasportabile (che sarebbe un portatile dopo tre/quattro anni, un laptop-tropp-gross). quasi sette giorni su sette, all'incirca dieci su undici. a parte l'editoria, gratis.

perchè lo faccio? semplice. non l'ho ancora detto a nessuno, ma ho vinto cinque milioni di euro ad una lotteria. lavoro perchè sono malato di etica calvinista. un morbo particolarmente esotico da queste parti. così al bar mi faccio bello con gli amici, ed evito di offrie che mi sputtano tutto, fegato compreso..

..poco credibile, confesso.

la verità, in realtà, ha molte facce.
eccole: sono attualmente disoccupato, ho fortunatamente poche spese, e quindi preferisco rodere i miei risparmi e conqiustare il tipo di lavoro che voglio fare. infatti la strada è questa: lavori con l'università, ti fai i contatti nell'editoria, se prendi un dottorato (con borsa ovviamente, cioè, una pochette, niente di più) le cose accelerano, fai anche ricerche interessanti e se dio è distratto ti va anche bene che qualche contratto interessante lo prendi.
geniale, no? ma funziona solo se sei tra i più bravi che si tratta di un osso da rosicchiare, e non è un femore di mammut, ma un mignolo di criceto (ce l'hanno il mignolo?).
e quindi, ho voluto la bicicletta, e pedalo. quella metaforica, intendo.
la verità ha molte facce, poco rassicuranti, per giunta.

però non volevo lamentarmi. in realtà mi va anche bene così. potrei mettermi a lavorare davvero. ma non è quello che voglio. ho una specie di "vocazione" (alla pippa mentale! coriferebbero in molti), e devo andare fino in fondo.
il problema è che poi mi prendo il lusso di mettermi a pensare..
e.. pensa un po' cosa mi passa per la testa mentre faccio la seconda 2 tazze e 1/2 di caffè stamattina?

bene: io mi occupo di gender e mondo arabo. e che si fa in italia?
1. è uno dei pochi paesi che insegna solo lingue europee (e le solite quattro alle superiori). ma lasciamo stare la scuola. sarebbe come sedersi sulle sue spalle..
2. il mercato editoriale, anche se sugli arabi si muove bene, è in mano per metà ad una persona, presidente del con(s)iglio, per giunta è in corso un porcesso che mette in dubbio un'acquisizione societaria.
3. e poi è un paese che legge poco, molto poco.. ed evade tanto, proprio tanto (gli impegni, le responsabiltià, le tasse..)
4. imperversano polemiche filoso-fiche su quanto sia etico darla per fare la parlamentare (al senato, si sa, ce l'hanno secca...). perché la raccomandazione non basta più..

ma poi. ti rendi conto che:
paghiamo la libia per levarci le castagne da sotto al fuoco. così loro violano i diritti umani, mentre le nostre navi pigramente (e poco convinte, a quanto pare) si occupano di poche operazioni di "respingimento" (mi chiedo se non esistono procedure per la violazione di diritti nautici al soccorso eccetera..).
anzi mentre loro sparano sui nostri pescherecci dalle nostre navi, i nostri militari gli fanno pure la colazione.. (certo che siamo pacifisti, eh?)

e poi, sempre perchè la libia va di moda, paghiamo con denaro suppostamente pubblico, delle donne per ascoltare quell'idiota di gheddafi sparare cazzate che neanche il papa sui preti pedofili. le donne sono state assunte solo perchè sono di sesso femminile e di gradevole apparenza.
allora io come tanti, e sono tantissimi e preparatissimi in italia, che ho passato la mia vita a studiare una lingua difficle e una cultura ricca, complessa ed intricata. mi faccio il culo per niente, perchè non servo, anzi magari rompo pure le palle..

questo ho pensato mentre facevo le seconde due tazze e mezza di caffè.
hanno ragione. il caffè rende nervosi..

3 commenti:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=TxGJ6DFocyY

    si salvi chi può...

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  2. Da donna, laureata col massimo dei voti, che ha sempre preso borse di studio per merito (e lo sottolineo) e lavorato d'estate per non gravare sulla famiglia, come credi che possa guardare al futuro con serenità in questa Italia ignorante, prepotente, superficiale e convinta (a ragione, purtroppo) che "per arrivare" basti comparire in tv o passare dal letto del potente di turno? S', il caffè rende decisamente nervosi. Il caffè...

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  3. sapete bene quanto condivido la vostra opinione.
    io però non sono d'accordo che la situazione sia solo questa, e che non ci sia altra soluzione che l'autoesilio. è più forte di me: le cose non possono andare solo così.

    @PPP erano settimane che ho pensato ad una risposta al tuo video commento.
    @turistadimestiere
    il tuo commento capita proprio a fagiolo.
    mi hai costretto a fare quello che avevo in mente da tempo.

    se avete tempo e voglia fatevi un giro su

    myundrainedbraindiaries.blogspot.com

    riprendo il discorso da lì.

    grazie ;)

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