oggi all'università. per l'incontro settimanale con quel gentilissimo ed entusiasta (nonostante tutto) professore con cui mi occupo di (quasi) tutt'altro rispetto a quello che dovrei fare in realtà. cose che capitano quando si ha bisogno di soldi...
l'uinversità di alessandria, più o meno in ogni edificio del campus, ha un uomo che si occupa di far andare su e giù l'ascensore. proprio come il ragazzo con quella divisa elegantissima, quasi fosse una guardia candese, inculcatomi dall'iconografia americana anni'20 (fumetti, in genere). quello normalmente monello dentro, elegante fuori, acuto osservatore della feccia milionaria che trasporta e protagonista di sardoniche chiose.
solo che:
lui non è un ragazzino e non ha nessuna divisa con bottoni scinitllanti.
inoltre l'ascensore può andare anche da solo. anzi è progettato per quello, insomma è un ascensore normale, a parte la sedia (normale anch'essa) che vi campeggia dentro - se sia per l'operatore o gli anziani non l'no mai capito, nè ne ho mai approfittato.
florian. da economista, austriaco e montanaro qual è, si chideva, trovando il fatto risibile addirittura, quale fosse la sua funzione "economica". beh. la causa della sua perplessità è evidente: è un economista ausrtiaco montanaro, quanto più di inimaginabilmente esotico qua ad alessandria (un "selvaggio", per dirla in breve, un novello "freitag"). deve aver passato la sua vita in edifici bassi.
a me invece è tutto chiaro. io che sono mediterraneo, incauto (nel senso di opposto di economista), e normalmente me la faccio nei palazzi, bazzico dunque gli ascensori. poi me l'ha ricordato, qualora ce ne fosse stato bisogno, "l'uomo dell'ascensore" stesso (ascensorista come nome di professione va bene? macchinista? pulsantiere?).
non mi vedeva da tempo e mi ha semplicemente chiesto, una volta salutatomi e scambiati i rituali ezzayka, kullu tamam? (come stai, tutto bene?), se fossi dimagrito. come un parente. un vecchio conoscente.
ecco la sua professione: egli è uno "stimolatore di positività emozionale". ti fa sentire a tuo agio in uno dei luoghi più lugubri e ostili della modernità. qualora qualcuno entrasse con pensieri orribili, magari omicidi, nel saliscendente loculo, invece di rimuginare e consolidarne il suo stato d'animo, verrebe semplicere risollevato da quest'uomo. riportato a nuova vita.
immaginate l'impatto di quest'uomo sull'economia locale.
l'uinversità di alessandria, più o meno in ogni edificio del campus, ha un uomo che si occupa di far andare su e giù l'ascensore. proprio come il ragazzo con quella divisa elegantissima, quasi fosse una guardia candese, inculcatomi dall'iconografia americana anni'20 (fumetti, in genere). quello normalmente monello dentro, elegante fuori, acuto osservatore della feccia milionaria che trasporta e protagonista di sardoniche chiose.
solo che:
lui non è un ragazzino e non ha nessuna divisa con bottoni scinitllanti.
inoltre l'ascensore può andare anche da solo. anzi è progettato per quello, insomma è un ascensore normale, a parte la sedia (normale anch'essa) che vi campeggia dentro - se sia per l'operatore o gli anziani non l'no mai capito, nè ne ho mai approfittato.
florian. da economista, austriaco e montanaro qual è, si chideva, trovando il fatto risibile addirittura, quale fosse la sua funzione "economica". beh. la causa della sua perplessità è evidente: è un economista ausrtiaco montanaro, quanto più di inimaginabilmente esotico qua ad alessandria (un "selvaggio", per dirla in breve, un novello "freitag"). deve aver passato la sua vita in edifici bassi.
a me invece è tutto chiaro. io che sono mediterraneo, incauto (nel senso di opposto di economista), e normalmente me la faccio nei palazzi, bazzico dunque gli ascensori. poi me l'ha ricordato, qualora ce ne fosse stato bisogno, "l'uomo dell'ascensore" stesso (ascensorista come nome di professione va bene? macchinista? pulsantiere?).
non mi vedeva da tempo e mi ha semplicemente chiesto, una volta salutatomi e scambiati i rituali ezzayka, kullu tamam? (come stai, tutto bene?), se fossi dimagrito. come un parente. un vecchio conoscente.
ecco la sua professione: egli è uno "stimolatore di positività emozionale". ti fa sentire a tuo agio in uno dei luoghi più lugubri e ostili della modernità. qualora qualcuno entrasse con pensieri orribili, magari omicidi, nel saliscendente loculo, invece di rimuginare e consolidarne il suo stato d'animo, verrebe semplicere risollevato da quest'uomo. riportato a nuova vita.
immaginate l'impatto di quest'uomo sull'economia locale.
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